La poesia come cura dell’anima: incontro con la scrittrice Sonia Planamente

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Il mio incontro con la poetessa e scrittrice, Sonia Planamente, alla vigilia dell’uscita del suo nuovo romanzo, dal titolo LA DAMA BIANCA, prevista per Natale 2016.

Ciao Sonia, benvenuta sul mio blog Liberi e Libri e Non Solo: parliamo della tua passione per la poesia, come e quando è nata?

Ciao Ilaria, sono molto contenta di questa tua intervista su LIBERI LIBRI E NON SOLO, e mi gratifica rapportarmi con te cha hai la mia stessa origine.

La mia passione per la poesia è abbastanza recente e non pensavo di averla.

In un momento di tristezza, attanagliata da un tormento che si era insediata nel mio cuore, in soli tre, e con le lacrime agli occhi, minuti ho scritto

DONNA FRAGILE

Donna fragile,

non arrenderti,

non andare in cerca di qualcuno che si occupi di te.

Pensa a diventare più forte,

dimentica le tue sofferenze.

Donna fragile

non arrenderti

non è il tuo fisico che non va,

bensì è la tua anima

che ha bisgno di aiuto.

La tua anima è la causa della

tua fragilità.

Donna fragile,

non arrenderti,

pensa a lei, cura le sue ferite,

dalle sicurezza,

dalle senso.

Rivolgiti al Signore, lui ne avrà cura

e la sua fragilità scemerà.

Donna fragile,

abbi fede ed ascolta la tua anima

bisgnosa d’aiuto,

rendila partecipe

del tuo essere,

non lasciarla andare via.

Donna fragile,

non arrenderti…

E’ stata pubblicata su RIFLESSI della Casa Editrice Pagine (Elio Pecora)

Ed io ho continuato.

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Che cosa rappresenta la poesia per te?

La poesia rappresenta la liberazione del mio cuore che spesso nasconde insostenibili tormenti e della mia anima che grazie a lei sta ricomponendo i suoi frammenti e sta ritornando al suo splendore. Non potrei mai fare a meno i scriverle, in quanto sono il mio toccasana.

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Poesia ma anche prosa e narrativa: parliamo del tuo romanzo dal titolo “La dama bianca”, la cui è uscita è prevista per il periodo di Natale…. Tratterai un argomento molto forte, in questa tua opera, un argomento drammaticamente attuale…

Sono nata come scrittrice di romanzi (NESSUN LIMITE e UN RAGGIO DI SOLE) pubblicati dalla Casa Editrice Kimerik e di diversi racconti pubblicati in antologie.

Per natale uscirà il mio romanzo LA DAMA BIANCA. La dama bianca è la cocaina e quella che scrivo è una storia vera, e racconta di due ragazzi, lui ventenne e lei quattordicenne, un grande amore, ma lui si rivela un tossicodipendente ed uno spacciatore. La ragazza lotta per il suo amore, vuole aiutarlo a cambiare, ma senza successo. Lei resta incinta, nasce Thomas, e, da quel momento, tutto sfocia in una violenza fisica e mentale. Un messaggio molto forte, soprattutto per i ragazzi. Non voglio raccontare altro, per ora.

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Sei presente in numerose antologie poetiche, alcune di recente pubblicazione: vogliamo parlarne?

Io sono presente su antologie poetiche già da parecchi anni ma ultimamente sto ottenendo grandi soddisfazioni. Nell’antologia LETTERE D’AMORE 2016 – Kimerik Edizioni– è stata pubblicata una mia lettera d’amore dedicata a mio padre. E’ bellissima e, nonostante l’abbia scritta io, quando la rileggo piango. In seguito, nell’antologia POETI ITALIANI – Edizioni Kimerik – è stat pubblicata la mia poesia dal titolo TUNNEL, scritta quando si pensava io avessi un tumore.

In questi giorni è uscita la bellissima e mistica antologia dal titolo VERSO TINDARI, dedicata al ricordo indelebile di Salvatore Quasimodo, nella quale è stata pubblicata, per merito letterario, la mia poesia VERSO CASA. Un grande onore, per me.

Progetti letterari per il futuro prossimo…

Ho in programma il mio nuovo romanzo dal titolo IMAGERY che scriverò per il mio amico, regista e produttore Christian che ha già la sceneggiatura e vuole che il mio romanzo sia pubblicato in concomitanza dell’uscita del film che realizzerà.

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Lascia un messaggio ai nostri lettori…

Miei cari lettori, mi piacerebbe, un giorno, stringervi la mano, individualmente, per ringraziarvi del tempo che avete impiegato, leggendo di me. Vi auguro il tempo per dedicarvi alle vostre passioni e vi invito a non sottovalutare il nutrimento della vostra mente con la lettura, che ha il potere di rendervi liberi.

ILARIA GRASSO

Silloge “Il fiore d’acqua”, di Alessandra Roggia: recensione

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Il fiore d’acqua nutre e salva sé stesso, nelle acque dove sorge e vive, è fiore salvifico a sé stesso, dunque, e di qui, la scelta del titolo, da parte dell’autrice, Alessandra Roggia, per questa sua intensa raccolta di liriche (Lupi Editore) che si discosta dalla sua produzione letteraria precedente: tutte le poesie sono tenute insieme da un sottile filo, quasi invisibile, ma straordinariamente forte, ovvero il desiderio di ritrovar la pace, la quiete in mezzo alle guerre che ogni esistenza impone.

Moltissime le immagini, come fotogrammi che si susseguono, l’uno dopo l’altro, presenti in questa opera, dove l’anima è pervasa di natura e viceversa; la natura è, infatti, assieme all’anima, l’altra grande protagonista di quest’opera.

Natura e anima, alla stregua di sorelle gemelle, che lottano quotidianamente, l’una affianco all’altra, nell’eterno conflitto tra il disincanto e il desiderio incessante di ritrovar l’incanto e quell’ingenuità che rende tutto nuovo ai nostri occhi, occhi che vedono sé stessi, specchiandosi nell’acqua dove sorge il fiore, il fiore d’acqua.

ILARIA GRASSO

 

Non è colpa mia, di Roberta De Falco

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UN THRILLER DELL’ANIMA CHE SCANDAGLIA IL MONDO CONTROVERSO E IMPREVEDIBILE DALL’INSEMINAZIONE ARTIFICIALE, RIVELANDO DRAMMI SEGRETI E LATI OSCURI.

UNA LOTTA SENZA ESCLUSIONE DI COLPI TRA IL DESIDERIO DI POSSESSO E LA FORZA PROROMPENTE DELL’AMORE.

L’AUTRICE

ROBERTA DE FALCO è lo pseudonimo di Roberta Mazzoni, autrice e sceneggiatrice cinematografica. Per Sperling & Kupfer ha pubblicato le indagini di Ettore Benussi, commissario della mobile di Trieste.

LA TRAMA

Dopo aver risolto brillantemente quattro casi, il commissario Ettore Benussi della Mobile di Trieste deve sottoporsi a un intervento di bypass coronarico per cui è costretto a cedere le indagini ai suoi due giovani ispettori Elettra Morin e Valerio Gargiulo.

Saranno due i casi di cui si occuperanno. Il primo riguarderà una giovane donna ucraina, Julija Rostova, aggredita selvaggiamente e poi sparita dall’ospedale dove era stata ricoverata, e il secondo vedrà coinvolta un’anziana donna americana, Annabel Alexander trovata sgozzata in un parco cittadino. Due casi apparentemente lontani tra loro che spingono i due ispettori – legati sentimentalmente da un rapporto non sempre facile – a indagare a tutto campo per cercare di risolvere i misteri che si infittiscono ogni giorno di più. Chi ha aggredito la giovane ucraina? Cosa voleva da lei l’uomo che la perseguitava, arrivando anche a provocare la morte dei suoi datori di lavoro? E cosa l’ha spinta poi a fuggire di notte dalla casa in casa di montagna in cui si era nascosta, rischiando di morire assiderata nei boschi? Qual è il segreto che nasconde?

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E chi poteva volere la morte di un’anonima donna americana arrivata da appena due giorni a Trieste per incontrare il famoso professor Philip Hutchinson, fisico teorico in odore di Nobel? Cosa voleva da lui? Anche gli altri due ospiti americani del Bed&Breakfast dove la Alexander era scesa, Richard Noble e Hugo Newman, sembrano arrivati in città per tentare di incontrare l’innavicinabile Hutchinson. Perché? Cosa speravano di ottenere? I proprietari del Bed&Breakfast – il figlio e la nuora di Hutchinson, una coppia male assortita con una figlia di due anni -, interrogati dalla Morin e da Gargiulo, non sono di molto aiuto, impegnati come sono a litigare tra loro.

Più si addentrano nelle indagini, più le cose si complicano, i colpi di scena si susseguono, scompigliando continuamente le carte in mano agli ispettori, fino ad arrivare a un finale inaspettato che collegherà in modo sorprendente e del tutto imprevisto i due casi tra loro.