FAMIGLIA E SENSO DEL DOVERE AL CENTRO DELLA VITA DI DEBORAH STAGNER, PROTAGONISTA DI “LA LETTERA K”, DI VALERIA DE GIORGI – RECENSIONE

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La lettera K (Editore La Feluca) è il nuovo libro di Valeria De Giorgi, insegnante e giornalista che ci regala questa storia a metà fra il giallo e il thriller, ambientata in una piccola cittadina americana.

Misteriosi quanto efferate morti sconvolgono una città solo apparentemente tranquilla ed il giovane sergente Deborah Stagner, madre della piccola Annette, ha il compito di indagare sulle stesse, venendo a conoscenza di realtà, anche psicologiche, che ignorava completamente, e venendo a conoscenza, a poco a poco, anche di se stessa e delle sue paure, come pure dei suoi punti di forza.

L’autrice, oltre che narrare situazioni piene di tensione e dominate dall’imprevisto, scava nella profondità dei propri personaggi, come anche nella mente e nell’anima del misterioso assassino, quasi a voler trovare una dimensione umana anche in quello che è molto lontano in realtà dall’essere umano, perché ognuno, buono o cattivo che possa essere ritenuto, nasconde ombre inconfessabili, dietro alle luci. Per lo stesso sergente Deborah il punto di debolezza è quello che rappresenta il suo stesso punto di forza, ovvero il senso del dovere, che ne animerà i comportamenti durante tutta la vicenda, nel lavoro quanto nella vita familiare, l’attaccamento alla figlia Annette, come il profondo rispetto per gli anziani genitori. Accanto a questi elementi, sta però il senso di aver fallito nel proprio matrimonio, ormai finito, con Roberto, unione terminata a causa dell’attaccamento al suo lavoro che l’uomo stesso le attribuisce, non senza provocare un’inquietudine in Deborah. E poi, ancora, il nuovo rapporto in divenire col collega Carl.

L’oscura vicenda si apre con il feroce assassino di due bambine e da lì, tanti altri omicidi spietati, che permetteranno a Deborah di viaggiare nella mente quasi inafferrabile dell’assassino, oltre che nella sua, scoprendo, appunto, di sé dei lati ancora del tutto inesplorati, fino a raggiungere l’inaspettato epilogo, a cui l’autrice ci conduce, pagina dopo pagina, senza battute d’arresto, e, nella storia, c’è spazio anche per l’amore stesso, che sia afferrato oppure solo sfiorato, con le mani.

Il libro è ben scritto e la storia è incalzante: una lettura sicuramente consigliata.

ILARIA GRASSO

L’AUTRICE:

Valeria De Giorgi nasce in Svizzera ma vive e lavora in Italia. Grazie alla passione per la scrittura, in ogni sua forma, scrive nel 1997 il suo primo romanzo “Preludio per una fata morgana” (Edizioni del Grifo). Nel 2002 diventa giornalista pubblicista, collaborando come corrispondente di zona per varie testate locali. Nel 2004 si laurea in Scienze della Comunicazione. Negli anni vissuti a Brescia si cimenta come attrice in due compagnie teatrali. Da dieci anni è docente di scuola primaria.

LINK PER L’ACQUISTO:

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