Un micio sul blog: il gatto Conte ospite d’onore di LIBERI LIBRI E NON SOLO

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Il mio incontro con un micio speciale: il suo nome è Conte, e fra lettura, musica e impegno sociale, è sempre affaccendato. In questa bellissima domenica di sole che preannuncia una vicina primavera, Conte e la sua adorabile padroncina, la scrittrice Melisanda Massei Autunnali, sono venuti a trovarmi sul mio blog, ma Conte ha avuto la meglio e alla fine è riuscito a farsi intervistare soltanto lui, alla stregua di una vera rockstar, del resto lui è abituatissimo alle interviste!

Dolce e caparbio Conte, innanzitutto benvenuto sul mio blog LIBERI LIBRI E NON SOLO, la domanda di rito, come stai?

Bella e gentile Ilaria, io sto bene, mille grazie, ho mangiato e fatto la pennica e ora sono pronto a rispondere alle tue gradite domande.

Le tue più grandi passioni sono i libri (non a caso sei qui) e la musica, tanto da essere fonte di ispirazione per la tua padrona, per la sua scrittura…

Premetto che io sono solo un gattino di un anno e mezzo e frequento appena la prima elementare felina, però so già leggere molto bene (in verità sapevo farlo anche prima di andare a scuola) e ho già letto molti libri, specialmente quelli più adatti a noi giovani mici, come la storia del passero “Cipì” o “Le tigri di Mompracen” di Emilio Salgari: il mio libro preferito, però, giustamente rimane “Furbo io!”, e cioè che la mia mamma umana (il padrone, semmai, sono io) ha scritto con tutte le mie avventure, da quando sono stato abbandonato (perché io da piccino sono stato abbandonato, eh! davanti al canile!) fino alla fine dello scorso anno scolastico, quello trascorso, ovviamente, al micioasilo. E poi, come hai ben detto, amo molto la musica e sono un grandissimo esperto di canzoncine.

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Hai addirittura una tua paginetta ufficiale su Facebook….

Sì! Con più di settecento persone che mi seguono, tantissime delle quali mi scrivono tutti i giorni, mandandomi tantissimi complimenti!

A proposito di musica, il Festivalone è finito solo alcuni giorni fa: che ne dici di dare la tua pagellina ai big che hanno partecipato?

Premetto che questo era il primo Festival che seguivo con tutta questa attenzione perché l’anno scorso è vero che ero già furbissimo, ma ero ancora troppo piccolo e non ce la facevo a tirare tardi la sera. Quest’anno invece il Festival è stato tutto mio, tant’è che nella settimana di Sanremo mi sono preso anche la licenza di fare festa a scuola, tanto io sono intelligentissimo e non proprio proprio bisogno di stare lì tutti i giorni ad ascoltare il maestro che spesso dice cose assai meno interessanti di Carlo Conti. Dovendo dare dei voti: io darei innanzitutto un bel 10 a Gabbani, perché stato l’unico a portare il regno animale non solo all’interno della sua canzone, ma addirittura sul palco, mentre gli altri cantanti hanno molto sorvolato su questo aspetto. Poi vorrei dare un bel 10 a Masini perché con il suo nuovo look sembra proprio un gatto, e anche a Ron per il suo nome che sembra che faccia le fusa. Un bel 9 anche a tutte le signori cantanti del Festival che erano tutte molto eleganti e mi sarebbe molto piaciuto stare steso ai loro piedi mentre loro cantavano (per me, naturalmente). Poi un bel 9,5 a Ermal Meta che aveva forse la canzone più bella di tutti. Avrei dato volentieri un bel voto anche a Sergio Sylvestre, perché avevo capito che la sua canzone si chiamava “Conte”, ma c’ho ripensato dopo che ho saputo che in realtà si chiama “Con te”.

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Il tuo preferito in assoluto?

Gabbani! Per i motivi anzidetti, miao.

Un uccellino mi ha detto che hai scritto addirittura al vincitore, Francesco Gabbani: che cosa gli hai detto, per la precisione?

Gli ho scritto due volte! La prima quando ha vinto il Festival per congratularmi con lui, anche per la scelta, come ti ho già detto, di dare spazio e considerazione al regno degli animali, la seconda per complimentarmi per tutto il successo che ha avuto dopo il Festival e anche per dirgli che non si capisce perché alcuni umani non capiscano la sua canzone, quando io che sono un gatto l’ho apprezzata e capita per tutto quello che voleva dire.

A quale altro protagonista del festival di Sanremo ti piacerebbe scrivere prossimamente?

Forse proprio a Masini, perché in fondo anch’io ho vissuto tutte le mie cose sul filo del secondo, fin da quando mi hanno ritrovato le volontarie dell’Enpa Piombino e poi hanno messo le mie foto su Facebook (dove naturalmente ho fatto subito furore).

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Tu e Sonny, il tuo fratellino: pensi di essere un buon esempio per lui?

No. E neanche ci tengo a esserlo. Per il buon esempio basta e avanza la nostra sorella Fata, che è una bella gatta rossa assai somigliante a Fiorella Mannoia.

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Parliamo del tuo progetto Furbo io: di cosa si tratta?

Il progetto “Furbo io!” è un progetto attraverso il quale io e la mia mamma umana cerchiamo di raccogliere qualche soldino per aiutare i gattini della colonia felina Poggio ai Venti Enpa Piombino – quella, cioè, che mi ha recuperato quando sono stato abbandonato. A questo proposito, quindi, la scorsa estate la mia mamma ha realizzato, con l’aiuto del marchio di abbigliamento The Gate, una bellissima maglietta con la mia immagine e la scritta “Furbo io!”: ne sono stati venduti 70 esemplari in tutta Italia, per un totale di 280 euro (4 per maglietta) consegnati all’Enpa a novembre. Poche settimane dopo è uscita la versione invernale della stessa maglietta (cioè con le maniche lunghe), che è tuttora in vendita e prevede anche questa la donazione di 4 euro a Enpa per ogni capo venduto. E poi c’è il mio bellissimo libro “Furbo io!”, edito dalle Edizioni Il Foglio, e che prevede una donazione – sempre alla stessa colonia – di un euro per ogni copia venduta. Io sono stato adottato dopo poco che ero stato salvato: per questo mi sembra giusto aiutare, per quanto posso, i mici che non hanno avuto la mia stessa fortuna e non hanno una casa.

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Siamo in chiusura, lascia un messaggio micioso ai nostri lettori…

Ciao belli, fusa a profusione per voi tutti! Furbo io!

Ecco la pagina ufficiale di Conte, dove potrete seguire tutte le sue furbe avventure feline:

https://www.facebook.com/contefurboio/?fref=ts

ILARIA GRASSO

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